L’anziano solo a domicilio ha bisogno a volte di contattare un parente per una richiesta di aiuto. Con il sistema SmartLife di Swisscom abbiamo a disposizione un dispositivo di allarme (braccialetto o medaglione) con cui attivare una chiamata ad una o più persone designate.
Come funziona
Una volta premuto il pulsante di allarme (su braccialetto o medaglione) viene attivata una chiamata telefonica alla persona prescelta. Questa rispondendo alla chiamata si mette in contatto con la persona anziana che potrà comunicare tramite microfono e altoparlante della stazione base (ad. es. SmartLife Genius). Nel caso non risponda la prima persona designata, la chiamata sarà inoltrata alla seconda persona designata e così via. La configurazione avviene tramite formulario cartaceo o online.
I costi
L’acquisto dell’apparecchio base SmartLife Genius costa Sfr 449.– (incluso braccialetto) mentre l’abbonamento mensile costa Sfr. 29.–; include i costi di chiamata e dà accesso ad una hotline per eventuali problemi tecnici.
SmartLife Care è un’azienda fondata da Swisscom e Helvetia
Le temperature elevate possono ripercuotersi sulla salute pregiudicando l’integrità fisica e mentale dei soggetti colpiti. È particolarmente importante che si proteggano dal caldo determinate categorie di persone, ossia quei soggetti che presentano una termoregolazione meno efficace, sudano meno e sentono meno la sete, fattori che espongono a un maggiore stress da calore con possibile compromissione del sistema cardiovascolare. Anche l’aumento della concentrazione di ozono nell’aria, molto frequente nei periodi di caldo intenso, può causare disturbi alla salute, quali bruciore agli occhi e affezioni delle vie respiratorie. Tra i gruppi a rischio rientrano soprattutto gli anziani, gli ammalati (cronici), i bambini piccoli e le donne incinte.
Importanti norme di comportamento
Assumere liquidi in quantità sufficiente: bere almeno 1,5 litri al giorno, salvo diversamente prescritto. Importante: evitare bevande alcoliche o con elevato contenuto di zuccheri.
Limitare gli sforzi fisici: durante le ore più calde della giornata ridurre al minimo le attività stancanti e prediligere luoghi ombreggiati.
Indossare indumenti leggeri
Rinfrescare gli ambienti: tenere chiuse le finestre durante il giorno e proteggere gli ambienti dal sole (chiudere tende e imposte); durante la notte, invece, lasciare aperte le finestre e arieggiare le stanze. Se necessario, accendere il ventilatore o l’impianto di aria condizionata.
Rinfrescare il corpo: fare docce o bagni con acqua fredda. Applicando dei panni umidi e freddi sulla fronte e sul collo si rinfresca il corpo intero. Gli impacchi freddi ai polpacci e alle braccia o i bendaggi ai polsi e ai piedi rinfrescano e riducono la temperatura
È molto importante monitorare costantemente la temperatura corporea.
Consumare cibi freddi e rinfrescanti: la frutta, le verdure, le insalate e i prodotti lattiero-caseari presentano un contenuto elevato di acqua e sono rinfrescanti. Assicurarsi di assumere sale in quantità sufficiente.
Conservare gli alimenti deperibili nel frigorifero
Possibili sintomi di temperatura corporea elevata
Temperatura corporea elevata
Aumento del battito cardiaco
Debolezza e spossatezza
Mal di testa
Crampi muscolari
Secchezza delle fauci
Disorientamento, vertigini, alterazioni della coscienza
Nausea, vomito, diarrea
Disturbi del sonno
Intervenire immediatamente
Far sdraiare sul letto il soggetto colpito e raffreddare il corpo con asciugamani umidi
Se il soggetto è cosciente, fargli bere acqua fresca
Qualora tali misure non dovessero risultare efficaci, rivolgersi immediatamente al medico
Prepararsi ai periodi di caldo intenso
I familiari delle persone anziane che vivono da sole possono prepararsi ai periodi di caldo intenso come segue:
Organizzare chiamate e visite quotidiane e l’intervento dei vicini
Se necessario, accertarsi delle possibilità d’assistenza di servizi ausiliari durante le ondate di calore
Predisporre un adeguato approvvigionamento di alimenti e bevande
Posizionare accanto al telefono della persona anziana una lista leggibile con i numeri del dottore e delle persone da contattare in caso di necessità
Lentamente si diffonde un profumo intenso, che ti fa venire l’acquolina in bocca. Viva l’estate e le grigliate! Ma per non rovinare questi indiscutibili momenti di piacere, devi dire: no ai germi, sì all’igiene! Chi griglia correttamente, ha già vinto in partenza! I germi presenti nella carne cruda rappresentano un pericolo. Pertanto è importante osservare le regole d’igiene durante la preparazione:*
Lavare le mani prima di toccare la carne cruda per speziarla, marinarla o posarla sulla griglia. Se non c’è la possibilità di lavarsi, strofinare le mani con un tovagliolo di carta pulito.
Lo stesso vale per gli utensili da lavoro, come forchette o pinze da griglia: pulirli prima di metterli a contatto con la carne cruda. Se grigliate nella natura, utilizzate almeno una salviettina umidificata.
Regola generale per le grigliate: non posare la carne sulla griglia con le mani, ma utilizzare una forchetta o una pinza apposita.
Dopo avere toccato la carne marinata non leccarsi le dita e non utilizzare la marinata restante come salsa fredda. La regola d’oro è: mai riutilizzare i resti della marinata per condire altri cibi crudi o come salsa per l’insalata.
Cuocere sempre la carne completamente: il cuore degli hamburger non deve più presentare parti rosse. Lo stesso vale per la carne di pollo. Le salsicce devono essere cotte fino a diventare calde anche all’interno. Altrimenti vanno rimesse sulla griglia.
Non utilizzare mai lo stesso piatto per la carne cruda e per quella già cotta.
La grigliata pronta va sistemata su un vassoio non ancora utilizzato e consumata su un piatto pulito.
Evitare i germi patogeni: con un po’ di attenzione è un gioco da ragazzi. L’IGIENE È IMPORTANTE.
Il Laboratorio cantonale e l’Ufficio federale per la sicurezza alimentare e veterinaria invitano ad applicare le regole di base d’igiene anche grigliando. In questo modo si riduce il rischio di contrarre malattie alimentari. Ogni anno tra 7000 e 8000 persone si ammalano di campilobatteriosi, una grave infezione che causa diarrea. Vale quindi la pena osservare le principali regole di base.
I video sulla corretta preparazione e il promemoria «Una grigliata in ambiente igienico» sono consultabili sul sito web sicurezza a tavola.
* Articolo ripreso da Info Laboratorio Cantonale (Bellinzona) di giugno 2019
Il sole emana raggi di differenti lunghezze d’onda. Si possono distinguere, al di fuori dello spettro di luce visibile, raggi UVA, UVB e UVC. I raggi UVC vengono fermati dallo strato di ozono, mentre gli UVA e UVB raggiungono la terra e penetrano nella pelle, gli UVA più in profondità (fino allo strato connettivo), gli UVB attraversano lo strato corneo sino alla sua base. Sempre nel campo dei raggi invisibili siamo esposti ai raggi infrarossi (IR) che raggiungono, a livello cutaneo, l’ipoderma, riscaldando anche i vasi sanguigni.
La scelta del prodotto solare viene fatta in base a:
Fototipo: è il tipo di pelle – più chiara è la pelle e maggiore è la sensibilità ai raggi UV. Bambini e neonati hanno una pelle più sensibile!
Intensità dell’irradiazione: dove (montagna, mare), durata dell’esposizione
Fattori che aumentano la fotosensibilità della pelle come medicinali (antibiotici, antiinfiammatori) sia usati per bocca che ad uso locale.
Denominazione
Fattore di protezione
Resistenza all'acqua
Grandezza imballaggio
prezzo CHF
Protect&Care latte
15
+++
200 ml
36.60
Protect&Care latte
25
+++
100 ml
23.80
Protect&Care latte
25
+++
200 ml
38.70
Protect&Care latte
50
+++
100 ml
26.50
Protect&Care latte
50
+++
200 ml
43.10
Protect&Care Face Fluid
50
++
50 ml
27.--
Sensitive crema gel
30
+++
100 ml
22.80
Sensitive spray
30
+++
150 ml
33.50
Sensitive Face crema gel
50
+++
50 ml
29.90
Baby crema*
30
+++
50 ml
19.90
Kids latte**
30
+++
100 ml
27.20
Kids latte**
30
+++
200 ml
44.90
Kids latte**
50
+++
150 ml
35.80
*: adatta a bambini sotto 1 anno, con filtri solari fisici (particelle solide assorbenti)
**: adatta a bambini sopra 1 anno
Quasi tutti i prodotti Daylong Protect&Care sono emulsioni olio in acqua (O/A), quindi non troppo unti, sono tuttavia resistenti all’acqua. La crema bambini Baby crema fattore 30 è più unta, essendo un’emulsione acqua in olio. La linea Sensitive, per pelli estremamante sensibili e/o pelli grasse, è invece quasi interamente rappresentata da prodotti a base di un gel idrofilo, quindi quasi senza componenti grasse.
Quando applicare il prodotto solare? 20 – 30 minuti prima dell’esposizione al sole, in quantità sufficiente. Rinnovare l’applicazione dopo ripetuti bagni in acqua o forte sudorazione.
Quantitativo necessario:
Età
Quantità da applicare
per tutto il corpo
Corrispondente a
1 anno
10 ml
2 cucchiaini
4 anni
15 ml
3 cucchiaini
12 anni
25 ml
5 cucchiaini
Adulti
35 ml
7 cucchiaini
Si consiglia di idratare la pelle con prodotto dopo-sole, ad esempio Daylong After sun Lotio.
Protezione solare in bébé e bambini piccoli
evitare l’esposizione diretta al sole – restare all’ombra
indossare cappellino e occhiali da sole
indossare indumenti con protezione solare 50+
se ugualmente esposti al sole: evitare orari di insolazione intensa, tra le 11.00 e le 15.00
rinnovare l’applicazione della crema dopo essere stati in acqua, se sudorazione intensa
Creme solari raccomandate
sotto 1 anno: Daylong baby crema fattore 30 (filtri fisici); stendere la crema in una sola direzione per minimizzare patina bianca sulla pelle; protezione solare immediata, extra resistente all’acqua
sopra 1 anno: Daylong 30 o 50+ latte Kids (filtri chimici); extra resistenti all’acqua, protezione solare immediata. Oppure: Widmer 50+ Kids latte (filtri fisici e chimici); extra resistente all’acqua, protezione immediata.
Con l’arrivo della stagione calda anche numerosi insetti fanno il loro ritorno. È il caso delle zecche, che in Ticino sono portatrici di una malattia: la borreliosi.
In altri cantoni della Svizzera le zecche sono portatrici di una malattia più grave, di origine virale: la meningoencefalite.
Borreliosi o malattia di Lyme
In questa pagina viene descritto l’agente patogeno, come insorge l’infezione ed i sintomi della malattia. Viene anche descritto dove e con quale frequenza si presenta questa malattia, come pure ciò che si può fare per proteggersi contro un’infezione.
La borreliosi o malattia di Lyme è provocata dal batterio Borrelia burgdorferi ed è generalmente trasmessa all’essere umano da zecche infette che si nutrono di sangue.
Quadro clinico
Esistono diversi tipi di batterio Borrelia e gli organi colpiti durante la malattia variano a seconda di ciascun tipo. Il primo sintomo può essere un arrossamento localizzato nel sito della puntura, che si espande assumendo una forma anulare e scompare nell’arco di giorni o settimane. In alcuni casi, dopo settimane, mesi o addirittura anni la malattia passa a un secondo stadio, che può colpire le articolazioni, il sistema nervoso, la pelle e raramente il cuore. Un’infezione da Borrelia può essere curata con la somministrazione di antibiotici. Se non viene riconosciuta o trattata sufficientemente, può provocare disabilità permanenti.
Eritema migrans
Diffusione e frequenza
La borreliosi di Lyme è l’infezione trasmessa da zecche più diffusa nell’emisfero settentrionale (America del Nord, Europa e Asia). In Svizzera circa il 5-30 per cento (in alcune zone anche il 50%) delle zecche è infetto da Borrelia burgdorferi. Secondo l’Ufficio federale della sanità pubblica, nel nostro Paese si registrano 10 000 casi d’infezione l’anno.
Prevenzione
Diversamente dalla meningoencefalite primaverile-estiva FSME (meningite), anch’essa trasmessa da zecche, contro la borreliosi non esiste alcun tipo di vaccino. Per proteggersi dalle punture occorre indossare indumenti che coprano tutto il corpo ed evitare il sottobosco. Esistono inoltre efficaci prodotti protettivi per la pelle e insetticidi da spruzzare sugli indumenti.
Dato che è difficile accorgersi del morso di una zecca, al rientro dal bosco è bene ispezionare accuratamente vestiti e corpo. L’utilizzo di indumenti chiari facilita l’individuazione delle zecche. Vanno controllati anche gli animali domestici (p. es. cani, gatti, cavalli). Se s’individua una zecca, rimuoverla il più rapidamente possibile: il metodo più efficace è afferrarla con una pinzetta fine appena sopra la pelle ed estrarla con una trazione continua. Sono disponibili anche delle carte rigide di plastica con un intaglio da infilare sotto il corpo della zecca per sollevarla ed estrarla. Dopo averla rimossa, disinfettare la parte interessata e annotare la data della morsicatura, sapendo di dover controllare la zona regolarmente nelle settimane successive. Nel caso appaia un arrossamento circolare (v.foto sopra) e/o in caso di febbre consultare un medico.
Trattamento di un’infezione da borreliosi
La terapia prevede l’uso di un antibiotico, il più utilizzato é la dossiciclina (Vibramycin, Doxyclin) somministrato in dosi da 100 mg 2 volte al giorno per almeno 10 giorni.
Secondo l’ufficio federale della sanità (bollettino nr.18 del 30 aprile 2018) le zecche sono probabili portatrici di un’altra malattia, la tularemia. Si tratta di una malattia batterica causata da Francisella tularensis, presenta un periodo di incubazione che varia dai 2 ai 10 giorni ed appartiene alle zoonosi, quindi alle malattie trasmesse da animali. Il contagio, oltre che in seguito alla puntura di una zecca, può avvenire tramite contatto con un animale infettato o inalazione di polvere contaminata (terra, escrementi) oppure acqua. Non vi è contagio tra esseri umani. I sintomi generali sono febbre, dolori muscolari e articolari, la terapia è con antibiotici. Benchè nel 2017 sono stati annunciati in Svizzera 129 casi (numero in aumento rispetto agli anni precedenti), la tularemia resta una malattia rara (1.5 casi su 100’000 abitanti).
Il problema dell’aumento dei costi della salute non sembra avere soluzione. Di sicuro si possono fare dei risparmi se ogni attore del sistema sanitario (medici, ospedali, farmacie, ecc.) fa la sua parte in questo senso. La farmacia fa risparmiare sul costo dei farmaci anche proponendo la sostituzione del farmaco originale con il suo generico, ossia con la sua copia più economica a parità di principio attivo e dosaggio (tolleranza del 10% di efficacia in più o in meno).
La nostra farmacia è sempre stata, sin dall’avvento dei primi generici, molto attiva nel proporre questa sostituzione, lasciando la decisione finale al paziente (nessun obbligo di sostituire). Una delle prime ditte a proporre generici in Svizzera è stata Mepha, per questo abbiamo un assortimento di generici basato principalmente su questa marca. Il motivo di questa scelta non è però solo questo: Mepha ha sempre offerto dei miglioramenti nel fabbricare generici: maggiore chiarezza nell’indicazione del dosaggio, miglioramento della forma galenica, ampia documentazione e scelta completa nei dosaggi. Di alcuni farmaci abbiamo tuttavia introdotto generici di altre ditte, in particolare quando questa sono state le prime a produrlo oppure in caso di auto-generico (generico della stessa ditta che produce l’originale).
Chi sceglie il generico permette risparmi rispetto all’originale fino al 50%, evita inoltre spesso di pagare un’aliquota (partecipazione) al costo del farmaco (pagando quindi il 10% anziché il 20%), un vantaggio anche per il cliente!
Tutti i farmaci originali qui elencati hanno una partecipazione del 20% anzichè del 10%, a causa del loro prezzo elevato. Tabella aggiornata al 07.05.2018
L’ictus cerebrale, chiamato anche colpo apoplettico o stroke, è causato da un disturbo circolatorio nel cervello. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di un coagulo di sangue (trombo) che occlude un vaso sanguigno cerebrale. L’area del cervello interessata non riceve più il quantitativo sufficiente di ossigeno e sostanze nutritive, pertanto importanti funzioni corporee (movimento, vista, linguaggio) smettono di funzionare.
Sebbene il rischio di decesso in seguito a un ictus cerebrale negli ultimi decenni sia diminuito, l’ictus cerebrale è la terza causa di decesso in Svizzera.
L’ictus cerebrale…
… è frequente: ogni 30 minuti una persona viene colpita in Svizzera da ictus cerebrale.
… è potenzialmente letale: un quarto delle persone colpite da ictus cerebrale muore.
… richiede un intervento tempestivo: su tre pazienti colpiti da ictus cerebrale, uno raggiunge l’ospedale troppo tardi per poter essere trattato in modo efficace (oltre la finestra temporale delle 6 ore dopo la manifestazione dei sintomi).
… può colpire chiunque: il 15% delle persone colpite ha meno di 65 anni.
Quanto più velocemente viene ripristinato l’apporto di sangue, tante meno cellule nervose vengono danneggiate o muoiono. Ogni minuto risparmiato nel trasporto in ospedale è prezioso!
Nel trattamento acuto si cerca di sciogliere il coagulo di sangue attraverso medicamenti oppure rimuovendolo dal vaso mediante un catetere. Se questa operazione riesce per tempo, è possibile proteggere molte vittime di ictus cerebrale dalla morte e da handicap permanenti.
È pertanto importante che in caso d’emergenza le persone colpite vengano portate tempestivamente in un ospedale specializzato, affinché possano essere esaminate e trattate.Leggi tutto “Ictus: intervenire subito”
Mentre il numero dei donatori deceduti è rimasto pressoché costante negli ultimi anni, quello delle persone in attesa di trapianto è aumentato nettamente. Questo sviluppo è peraltro imputabile al fatto che i progressi della medicina hanno contribuito affinché il trapianto diventasse sempre più un’opzione terapeutica.
Con questa campagna si intende aumentare il tasso di donatori deceduti da circa 13 (situazione nel 2013) a 20 per milione di abitanti (p.m.p. per milione di popolazione). Si intende altresì sensibilizzare la popolazione svizzera sulla donazione di organi, inducendola ad affrontare il tema, a parlarne e a prendere una decisione a favore o contro la donazione. Si vuole quindi motivare la gente a comunicare ai congiunti la propria decisione, in modo da risparmiare loro quest’eventuale fardello. La campagna è parte del Piano d’azione «Più organi per i trapianti», lanciato nel marzo 2013 dal Consiglio federale, e durerà quattro anni, da settembre 2016 ad aprile 2020.
Al centro della campagna vi è il sito web www.vivere-condividere.ch e una nuova immagine chiave che sottolinea il messaggio centrale, un appello alla comunicazione e alla condivisione. La tessera di donatore rivisitata e il rispettivo opuscolo possono essere ordinati o scaricati tramite il sito web, oppure la si può ritirare nella nostra farmacia. Si riceve una tessera di donatore asportabile nonché un duplicato da consegnare ai familiari come «prova».
La campagna fa parte del piano d’azione «Più organi per i trapianti», lanciato dal Consiglio federale a marzo 2013, il quale sarà messo in atto nei prossimi quattro anni, da settembre 2016 ad aprile 2020.
È possibile scaricare una tessera di donatore in forma di app dal sito
Come la borreliosi (v. pagina “zecche”) anche queste sono malattie trasmesse da vettori, in questo caso non da insetti ma da zanzare.
La febbre chickungunya (ma anche la dengue e la zika) sono malattie virali trasmesse da zanzare del genere Aedes che hanno la particolarità, a differenza della zanzara anofele (che trasmette la malaria), di pungere prevalentemente di giorno.
La febbre chikungunya è trasmessa prevalentemente, in Europa, dalla zanzara tigre (Aedes albopictus). Il periodo di incubazione è di 3 – 12 giorni, i sintomi consistono nell’insorgenza di una febbre improvvisa e in dolori articolari che colpiscono tipicamente le articolazioni delle mani, dei piedi e delle ginocchia. Possono essere presenti anche sintomi come dolori muscolari, eruzione cutanea, cefalea o sanguinamenti spontanei del naso o delle gengive. In gravidanza è possibile la trasmissione del virus dalla madre al feto. Leggi tutto “La febbre chikungunya”