Canicola

Come proteggersi dalla canicola

Le temperature elevate possono ripercuotersi sulla salute pregiudicando l’integrità fisica e mentale dei soggetti colpiti. È particolarmente importante che si proteggano dal caldo determinate categorie di persone, ossia quei soggetti che presentano una termoregolazione meno efficace, sudano meno e sentono meno la sete, fattori che espongono a un maggiore stress da calore con possibile compromissione del sistema cardiovascolare. Anche l’aumento della concentrazione di ozono nell’aria, molto frequente nei periodi di caldo intenso, può causare disturbi alla salute, quali bruciore agli occhi e affezioni delle vie respiratorie. Tra i gruppi a rischio rientrano soprattutto gli anziani, gli ammalati (cronici), i bambini piccoli e le donne incinte.

Importanti norme di comportamento

  • Assumere liquidi in quantità sufficiente: bere almeno 1,5 litri al giorno, salvo diversamente prescritto. Importante: evitare bevande alcoliche o con elevato contenuto di zuccheri.

Limitare gli sforzi fisici: durante le ore più calde della giornata ridurre al minimo le attività stancanti e prediligere luoghi ombreggiati.

  • Indossare indumenti leggeri

  • Rinfrescare gli ambienti: tenere chiuse le finestre durante il giorno e proteggere gli ambienti dal sole (chiudere tende e imposte); durante la notte, invece, lasciare aperte le finestre e arieggiare le stanze. Se necessario, accendere il ventilatore o l’impianto di aria condizionata.

  • Rinfrescare il corpo: fare docce o bagni con acqua fredda. Applicando dei panni umidi e freddi sulla fronte e sul collo si rinfresca il corpo intero. Gli impacchi freddi ai polpacci e alle braccia o i bendaggi ai polsi e ai piedi rinfrescano e riducono la temperatura
  • È molto importante monitorare costantemente la temperatura corporea.

  • Consumare cibi freddi e rinfrescanti: la frutta, le verdure, le insalate e i prodotti lattiero-caseari presentano un contenuto elevato di acqua e sono rinfrescanti. Assicurarsi di assumere sale in quantità sufficiente.

  • Conservare gli alimenti deperibili nel frigorifero

Possibili sintomi di temperatura corporea elevata

  • Temperatura corporea elevata
  • Aumento del battito cardiaco
  • Debolezza e spossatezza
  • Mal di testa
  • Crampi muscolari
  • Secchezza delle fauci
  • Disorientamento, vertigini, alterazioni della coscienza
  • Nausea, vomito, diarrea
  • Disturbi del sonno

Intervenire immediatamente

  • Far sdraiare sul letto il soggetto colpito e raffreddare il corpo con asciugamani umidi
  • Se il soggetto è cosciente, fargli bere acqua fresca
  • Qualora tali misure non dovessero risultare efficaci, rivolgersi immediatamente al medico

Prepararsi ai periodi di caldo intenso

I familiari delle persone anziane che vivono da sole possono prepararsi ai periodi di caldo intenso come segue:

  • Organizzare chiamate e visite quotidiane e l’intervento dei vicini
  • Se necessario, accertarsi delle possibilità d’assistenza di servizi ausiliari durante le ondate di calore
  • Predisporre un adeguato approvvigionamento di alimenti e bevande
  • Posizionare accanto al telefono della persona anziana una lista leggibile con i numeri del dottore e delle persone da contattare in caso di necessità

 

Protezione solare

Daylong: un marchio da oltre 25 anni in farmacia

Il sole emana raggi di differenti lunghezze d’onda. Si possono distinguere, al di fuori dello spettro di luce visibile,  raggi UVA, UVB e UVC. I raggi UVC vengono fermati dallo strato di ozono, mentre gli UVA e UVB raggiungono la terra e penetrano nella pelle, gli UVA  più in profondità (fino allo strato connettivo), gli UVB attraversano lo strato corneo sino alla sua base. Sempre nel campo dei raggi invisibili siamo esposti ai raggi infrarossi (IR) che raggiungono, a livello cutaneo, l’ipoderma, riscaldando anche i vasi sanguigni.

La scelta del prodotto solare viene fatta in base a:

  • Fototipo: è il tipo di pelle – più chiara è la pelle e maggiore è la sensibilità ai raggi UV. Bambini e neonati hanno una pelle più sensibile!
  • Intensità dell’irradiazione: dove (montagna, mare), durata dell’esposizione
  • Fattori che aumentano la fotosensibilità della pelle come medicinali (antibiotici, antiinfiammatori) sia usati per bocca che ad uso locale.
DenominazioneFattore di protezioneResistenza all'acquaGrandezza imballaggioprezzo CHF
Protect&Care latte15+++200 ml36.60
Protect&Care latte25+++100 ml23.80
Protect&Care latte25+++200 ml38.70
Protect&Care latte50+++100 ml26.50
Protect&Care latte50+++200 ml43.10
Protect&Care Face Fluid50++50 ml27.--
Sensitive crema gel30+++100 ml22.80
Sensitive spray 30+++150 ml33.50
Sensitive Face crema gel50+++50 ml29.90
Baby crema*30+++50 ml19.90
Kids latte**30+++100 ml27.20
Kids latte**30+++200 ml44.90
Kids latte**50+++150 ml35.80

*:    adatta a bambini sotto 1 anno, con filtri solari fisici (particelle solide assorbenti)
**: adatta a bambini sopra 1 anno

Quasi tutti i prodotti Daylong Protect&Care sono emulsioni olio in acqua (O/A), quindi non troppo unti, sono tuttavia resistenti all’acqua. La crema bambini Baby crema fattore 30 è più unta, essendo un’emulsione acqua in olio. La linea Sensitive, per pelli estremamante sensibili e/o pelli grasse, è invece quasi interamente rappresentata da prodotti a base di un gel idrofilo, quindi quasi senza componenti grasse.

Quando applicare il prodotto solare? 20 – 30 minuti prima dell’esposizione al sole, in quantità sufficiente. Rinnovare l’applicazione dopo ripetuti bagni in acqua o forte sudorazione.

Quantitativo necessario:

EtàQuantità da applicare
per tutto il corpo
Corrispondente a
1 anno10 ml2 cucchiaini
4 anni15 ml3 cucchiaini
12 anni25 ml5 cucchiaini
Adulti35 ml7 cucchiaini

Si consiglia di idratare la pelle con prodotto dopo-sole, ad esempio Daylong After sun Lotio.


Protezione solare in bébé e bambini piccoli
  • evitare l’esposizione diretta al sole – restare all’ombra
  • indossare cappellino e occhiali da sole
  • indossare indumenti con protezione solare 50+
  • se ugualmente esposti al sole: evitare orari di insolazione intensa, tra le 11.00 e le 15.00
  • rinnovare l’applicazione della crema dopo essere stati in acqua, se sudorazione intensa

Creme solari raccomandate

  • sotto 1 anno: Daylong baby crema fattore 30 (filtri fisici); stendere la crema in una sola direzione per minimizzare patina bianca sulla pelle; protezione solare immediata, extra resistente all’acqua
  • sopra 1 anno: Daylong 30 o 50+ latte Kids (filtri chimici); extra resistenti all’acqua, protezione solare immediata. Oppure: Widmer 50+ Kids latte (filtri fisici e chimici); extra resistente all’acqua, protezione immediata.

Altri documenti informativi: Protezione solare – SUVA Protezione UV – Helsana

Zecche e borreliosi

Zecche e borreliosi

Con l’arrivo della stagione calda anche numerosi insetti fanno il loro ritorno. È il caso delle zecche, che in Ticino sono portatrici di una malattia: la borreliosi.

In altri cantoni della Svizzera le zecche sono portatrici di una malattia più grave, di origine virale: la meningoencefalite.

Borreliosi o malattia di Lyme

In questa pagina viene descritto l’agente patogeno, come insorge l’infezione ed i sintomi della malattia. Viene anche descritto dove e con quale frequenza si presenta questa malattia, come pure ciò che si può fare per proteggersi contro un’infezione.

La borreliosi o malattia di Lyme è provocata dal batterio Borrelia burgdorferi ed è generalmente trasmessa all’essere umano da zecche infette che si nutrono di sangue.

Quadro clinico

Esistono diversi tipi di batterio Borrelia e gli organi colpiti durante la malattia variano a seconda di ciascun tipo. Il primo sintomo può essere un arrossamento localizzato nel sito della puntura, che si espande assumendo una forma anulare e scompare nell’arco di giorni o settimane. In alcuni casi, dopo settimane, mesi o addirittura anni la malattia passa a un secondo stadio, che può colpire le articolazioni, il sistema nervoso, la pelle e raramente il cuore. Un’infezione da Borrelia può essere curata con la somministrazione di antibiotici. Se non viene riconosciuta o trattata sufficientemente, può provocare disabilità permanenti.

Eritema migrans
Diffusione e frequenza

La borreliosi di Lyme è l’infezione trasmessa da zecche più diffusa nell’emisfero settentrionale (America del Nord, Europa e Asia). In Svizzera circa il 5-30 per cento (in alcune zone anche il 50%) delle zecche è infetto da Borrelia burgdorferi. Secondo l’Ufficio federale della sanità pubblica, nel nostro Paese si registrano 10 000 casi d’infezione l’anno.

Prevenzione

Diversamente dalla meningoencefalite primaverile-estiva FSME (meningite), anch’essa trasmessa da zecche, contro la borreliosi non esiste alcun tipo di vaccino. Per proteggersi dalle punture occorre indossare indumenti che coprano tutto il corpo ed evitare il sottobosco. Esistono inoltre efficaci prodotti protettivi per la pelle e insetticidi da spruzzare sugli indumenti.
Dato che è difficile accorgersi del morso di una zecca, al rientro dal bosco è bene ispezionare accuratamente vestiti e corpo. L’utilizzo di indumenti chiari facilita l’individuazione delle zecche. Vanno controllati anche gli animali domestici (p. es. cani, gatti, cavalli). Se s’individua una zecca, rimuoverla il più rapidamente possibile: il metodo più efficace è afferrarla con una pinzetta fine appena sopra la pelle ed estrarla con una trazione continua. Sono disponibili anche delle carte rigide di plastica con un intaglio da infilare sotto il corpo della zecca per sollevarla ed estrarla. Dopo averla rimossa, disinfettare la parte interessata e annotare la data della morsicatura, sapendo di dover controllare la zona regolarmente nelle settimane successive. Nel caso appaia un arrossamento circolare (v.foto sopra) e/o  in caso di febbre consultare un medico.

Trattamento di un’infezione da borreliosi

La terapia prevede l’uso di un antibiotico, il più utilizzato é la dossiciclina (Vibramycin, Doxyclin) somministrato in dosi da 100 mg  2 volte al giorno per almeno 10 giorni.

Documento sulle zecche: zecche – SUVA

Tratto da: https://www.bag.admin.ch

Aggiornamento di maggio 2018

Secondo l’ufficio federale della sanità (bollettino nr.18 del 30 aprile 2018) le zecche sono probabili portatrici di un’altra malattia, la tularemia. Si tratta di una malattia batterica causata da Francisella tularensis, presenta un periodo di incubazione che varia dai 2 ai 10 giorni ed appartiene alle zoonosi, quindi alle malattie trasmesse da animali. Il contagio, oltre che in seguito alla puntura di una zecca, può avvenire tramite contatto con un animale infettato o inalazione di polvere contaminata (terra, escrementi) oppure acqua. Non vi è contagio tra esseri umani. I sintomi generali sono febbre, dolori muscolari e articolari, la terapia è con antibiotici. Benchè nel 2017 sono stati annunciati in Svizzera 129 casi (numero in aumento rispetto agli anni precedenti), la tularemia resta una malattia rara (1.5 casi su 100’000 abitanti).

Risparmiare con i generici

Risparmiare con i generici

Il problema dell’aumento dei costi della salute non sembra avere soluzione. Di sicuro si possono fare dei risparmi se ogni attore del sistema sanitario (medici, ospedali, farmacie, ecc.) fa la sua parte in questo senso. La farmacia fa risparmiare sul costo dei farmaci anche proponendo la sostituzione del farmaco originale con il suo generico, ossia con la sua copia più economica a parità di principio attivo e dosaggio (tolleranza del 10% di efficacia in più o in meno).

La nostra farmacia è sempre stata, sin dall’avvento dei primi generici, molto attiva nel proporre questa sostituzione, lasciando la decisione finale al paziente (nessun obbligo di sostituire). Una delle prime ditte a proporre generici in Svizzera è stata Mepha, per questo abbiamo un assortimento di generici basato principalmente su questa marca. Il motivo di questa scelta non è però solo questo: Mepha ha sempre offerto dei miglioramenti nel fabbricare generici (maggiore chiarezza nell’indicazione del dosaggio, miglioramento della forma galenica, ampia documentazione e scelta completa nei dosaggi). Di alcuni farmaci abbiamo tuttavia introdotto generici di altre ditte, in particolare quando questa sono state le prime a produrlo oppure in caso di auto-generico (generico della stessa ditta che produce l’originale).

Chi sceglie il generico permette risparmi rispetto all’originale fino al 50%, evita inoltre spesso di pagare un’aliquota (partecipazione) al costo del farmaco (pagando quindi il 10% anziché il 20%), un vantaggio anche per il cliente!

Ictus: intervenire subito

Che cos’è l’ictus

L’ictus cerebrale, chiamato anche colpo apoplettico o stroke, è causato da un disturbo circolatorio nel cervello. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di un coagulo di sangue (trombo) che occlude un vaso sanguigno cerebrale. L’area del cervello interessata non riceve più il quantitativo sufficiente di ossigeno e sostanze nutritive, pertanto importanti funzioni corporee (movimento, vista, linguaggio) smettono di funzionare.
Sebbene il rischio di decesso in seguito a un ictus cerebrale negli ultimi decenni sia diminuito, l’ictus cerebrale è la terza causa di decesso in Svizzera.

L’ictus cerebrale…

… è frequente: ogni 30 minuti una persona viene colpita in Svizzera da ictus cerebrale.

… è potenzialmente letale: un quarto delle persone colpite da ictus cerebrale muore.

… richiede un intervento tempestivo: su tre pazienti colpiti da ictus cerebrale, uno raggiunge l’ospedale troppo tardi per poter essere trattato in modo efficace (oltre la finestra temporale delle 6 ore dopo la manifestazione dei sintomi).

… può colpire chiunque: il 15% delle persone colpite ha meno di 65 anni.

Quanto più velocemente viene ripristinato l’apporto di sangue, tante meno cellule nervose vengono danneggiate o muoiono. Ogni minuto risparmiato nel trasporto in ospedale è prezioso!

Nel trattamento acuto si cerca di sciogliere il coagulo di sangue attraverso medicamenti oppure rimuovendolo dal vaso mediante un catetere. Se questa operazione riesce per tempo, è possibile proteggere molte vittime di ictus cerebrale dalla morte e da handicap permanenti.

È pertanto importante che in caso d’emergenza le persone colpite vengano portate tempestivamente in un ospedale specializzato, affinché possano essere esaminate e trattate. Leggi tutto “Ictus: intervenire subito”

Donazione di organi

La campagna

 

Mentre il numero dei donatori deceduti è rimasto pressoché costante negli ultimi anni, quello delle persone in attesa di trapianto è aumentato nettamente. Questo sviluppo è peraltro imputabile al fatto che i progressi della medicina hanno contribuito affinché il trapianto diventasse sempre più un’opzione terapeutica.

Con questa campagna si intende aumentare il tasso di donatori deceduti da circa 13 (situazione nel 2013) a 20 per milione di abitanti (p.m.p. per milione di popolazione). Si intende altresì sensibilizzare la popolazione svizzera sulla donazione di organi, inducendola ad affrontare il tema, a parlarne e a prendere una decisione a favore o contro la donazione. Si vuole quindi motivare la gente a comunicare ai congiunti la propria decisione, in modo da risparmiare loro quest’eventuale fardello. La campagna è parte del Piano d’azione «Più organi per i trapianti», lanciato nel marzo 2013 dal Consiglio federale, e durerà quattro anni, da settembre 2016 ad aprile 2020.

Al centro della campagna vi è il sito web www.vivere-condividere.ch e una nuova immagine chiave che sottolinea il messaggio centrale, un appello alla comunicazione e alla condivisione. La tessera di donatore rivisitata e il rispettivo opuscolo possono essere ordinati o scaricati tramite il sito web, oppure la si può ritirare nella nostra farmacia. Si riceve una tessera di donatore asportabile nonché un duplicato da consegnare ai familiari come «prova».

La campagna fa parte del piano d’azione «Più organi per i trapianti», lanciato dal Consiglio federale a marzo 2013, il quale sarà messo in atto nei prossimi quattro anni, da settembre 2016 ad aprile 2020.

È possibile scaricare una tessera di donatore in forma di app dal sito

https://itunes.apple.com/de/app/id1097077349?mt=8  (IPhone) oppure
https://play.google.com/store/apps/details?id=ch.mobilemed.medicalid (Android)

Farmacia da viaggio

Farmacia da viaggio

Elenco redatto per facilitare la composizione di una farmacia da viaggio.
Questo elenco può venir scaricato in formato PDF Farmacia da viaggio

Bisogni individuali

  • Medicamenti in terapia
  • Medicamenti per bambini
  • Medicamenti contro l’insonnia, tappi per le orecchie
  • Contraccettivi
  • Calze compressive per problemi venosi
  • Certificato medico per la terapia
  • Tesserino delle proprie allergie

Protezioni solari

  • Creme solari con alto fattore protettivo
  • Stick labiale con alto fattore protettivo
  • Dopo sole
  • Rimedi per le scottature (Solarcaine, Dermacalm, …)
  • Prodotti per la prevenzione delle allergie solari (Holistica omegaline solaire, …)

Materiale per medicazioni

  • Bende elastiche
  • Compresse di garza
  • Cerotti
  • Cerotti per vesciche
  • Guanti monouso
  • Forbici e pinzette
  • Disinfettante
  • Crema disinfettante e cicatrizzante

Dolori, raffreddamento e problemi agli occhi

  • Termometro
  • Medicamenti per la febbre e i dolori
  • Medicamenti contro il mal d’orecchie
  • Medicamenti per il raffreddore
  • Medicamenti contro il mal di gola
  • Medicamenti contro la tosse
  • Gocce per gli occhi irritati ed infiammati

  Punture d’insetti e allergie

  • Repellente per insetti
  • Rimedi per il trattamento delle punture d’insetti (Fenistil, Parapic, …)
  • Medicamenti per l’allergia (Cetallerg, Cortisone, …)

Problemi di digestione e nausea

  • Medicamenti per la nausea e il mal di viaggio
  • Medicamenti contro la diarrea
  • Medicamenti contro la stitichezza
  • Medicamenti contro il bruciore di stomaco

Diversi (a dipendenza dalla destinazione)

  • Rimedi contro i funghi (piedi, pelle, zona intima)
  • Siringhe e aghi sterili e monouso
  • Profilassi e medicamenti d’urgenza per la malaria
  • Prodotti per la disinfezione dell’acqua (Micropur)
  • Rimedi contro le gambe pesanti
  • Disinfettante per le mani

Che cosa bisogna ancora mettere in valigia

  • Cappellino
  • Occhiali da sole
  • Fazzoletti
  • Salviettine umide
  • Disinfettante per superfici e oggetti
  • Documenti inerenti la terapia (certificati ecc.), patologie e terapie particolari, recapiti importanti

 Medicamenti personali, aggiunte

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Calze di compressione – modo d’uso

Video: Come indossare e sfilare le calze terapeutiche

Per ingrandire un video si prega di cliccare due volte. Con il tasto ESC, si torna a questa pagina.

Gambaletto punta aperta

 

Gambaletto punta chiusa

 

Calza alla coscia

 

Collant

 

Ausilii per indossare/sfilare calze compressive medicali

SIGVARIS SIMON istruzione paziente gambaletto

 

SIGVARIS SIMON istruzione paziente coscia

 

 

SIGVARIS SIMON istruzione paramedici

 

SIGVARIS SIMON montaggio

 

Doff N’Donner

 

 

sim-slide

 

magnide on/off

Paziente allettato

 

Gambe pesanti

Le calze di compressione

Il concetto della terapia compressiva si basa su un principio meccanico semplice ed efficace: l’utilizzo di un “indumento” elastico per la gamba.

Comprimendo l’arto con una pressione graduata, massima alla caviglia e decrescente man mano che risale lungo la gamba, la calza compressiva favorisce il ritorno venoso, riduce la pressione venosa, previene la stasi venosa e il deterioramento delle pareti venose e dona un efficace sollievo a gambe dolenti e pesanti aiutando il corpo a far risalire il sangue lungo la gamba contro la forza di gravità.

Questo trattamento viene prescritto da un medico con lo scopo di trattare flebiti, trombosi, per la post-terapia dopo chirurgia, scleroterapia a (vene varicose) e anche per dare sollievo in tutte le condizioni di malattie venose croniche (pesantezza alle gambe, vene varicose, edemi, ulcere alle gambe). Può essere prescritto anche per prevenire problemi venosi durante la gravidanza e in caso di lunghi viaggi. Se non sussistono controindicazioni, come ad esempio un’insufficienza arteriosa severa, si possono perfino acquistare calze compressive di pressione inferiore senza alcuna prescrizione medica.

In base alla patologia, è possibile applicare una terapia compressiva medica di diverse forme: gambaletti, calze, collant o bende.

Nuove fibre, colori e modelli alla moda attualmente proposti da SIGVARIS® favoriscono una migliore compliance dei pazienti.

Consigli per chi ha le gambe pesanti

1. Fate esercizio fisico

Camminate, salite le scale, muovete le gambe in ufficio e a casa. Evitate di rimanere per molto tempo seduti o in piedi; queste posizioni, se mantenute a lungo, possono causare dolore e gonfiore alle gambe.

2. Rinfrescate le vostre gambe

Rivitalizzate le vostre gambe dopo una lunga giornata o nella stagione più calda con una doccia fredda. Evitate lunghe esposizioni al calore, come ad esempio bagni di sole, bagni troppo caldi o saune. Queste condizioni possono portare a dilatazioni delle vene e a gonfiori alle gambe.

3. Tenete le gambe in alto

Se siete seduti sul divano di casa o sdraiati sul letto, tenete le gambe in alto per agevolare la circolazione del sangue. In ufficio, utilizzate un poggiapiedi sotto la scrivania.

4. Praticate dello sport

Un regolare esercizio fisico è consigliabile per un corpo sano. Alcune attività sportive favoriscono il flusso di sangue venoso, come ad esempio: nuotare, correre (jogging), camminare (walking), andare in bicicletta, fare ginnastica o yoga. Gli sport per i quali sono previsti bruschi arresti sono meno adatti: tennis, squash, hockey, pallacanestro o pallavolo.

5. Mantenete un peso corporeo normale

Una corretta alimentazione aiuta a mantenere un peso corporeo normale riducendo così i problemi alle gambe. (Per un peso corporeo normale, l’IMC deve essere compreso tra 19 e 24 IMC = Indice di massa corporea. L’IMC si calcola partendo dal peso corporeo (in kg) diviso per il quadrato dell’altezza (mq).

Grazie alla nuova Sizing App di SIGVARIS potrete trovare rapidamente le calze compressive più adatte fra le linee di prodotti SIGVARIS MEDICAL, WELL BEING e SPORTS disponibili in tutto il mondo.

La app propone consigli sulla misura e suggerimenti sui prodotti e offre altresì

  • un’interfaccia utente intuitiva con Gender Screens (schermate suddivise per sesso)
  • la selezione delle linee di prodotti desiderate e dei modelli aggiornati disponibili in tutto il mondo
  • instructions on correct measuring and an illustration with available measuring points
  • un semplice inserimento dei valori misurati per calcolare automaticamente la misura
  • consigli personalizzati sulla misura e suggerimenti sui prodotti in base al sesso, alla linea di prodotto, al modello e al paese

La Sizing App SIGVARIS è concepita per punti vendita, quali farmacie, sanitarie, negozi specializzati di articoli ortopedici, studi medici e cliniche. Data la sua facilità d’uso, la app può essere utilizzata comodamente anche dai consumatori finali.

 

Sizing App on the Play Store

Sizing App on the App Store

Info pidocchi

Ogni anno ritornano…

pidocchi

Chi? Ma i pidocchi ! Ogni anno, con l’inizio dell’anno scolastico, si ripresenta il problema. Che cosa fare ?

Va detto innanzitutto che i pidocchi non vengono per carenza di igiene, anzi.

Il contagio
Ma allora, come si prendono ? Frequentando luoghi e persone infestate dal parassita. Anche se il pidocchio non salta, si sposta molto rapidamente da un ospite all’altro, di testa in testa, alla ricerca di capelli, sui quali si aggrappa saldamente grazie alle sue 3 paia di zampe munite di uncini, Si nutre in seguito di sangue utilizzando la sua “bocca) munita di un rostro dentata e di 3 stiletti perforatori !

Una vita da pidocchio
Un pidocchio vive all’incirca un mese. A partire dal dodicesimo giorno dalla nascita. comincia a deporre una decina d’uova al giorno, che si fissano al capello grazie ad una tenace colla organica. dopo 7 giorni, l’uovo si dischiude, dando alla luce un nuovo pidocchio.

Le sue abitudini
Il pidocchio è molto “fedele”  al suo ospite, visto che gli fornisce il nutrimento. Ogni pidocchio adulto si nutre ben 5 volte al giorno ! Inoltre ama il caldo, ragion per cui si annida in particolare nelle zone calde e umide come la nuca e dietro alle orecchie. Se abbandona l’ospite, può sopravvivere da due a tre giorni su foulards, cappellini, abiti, “peluches”, poltrone e appoggiatesta. Il pidocchio della testa non trasmette malattie, tuttavia la sua presenza causa notevoli disagi, anche a livello di vita sociale.

Che cosa fare ?
La prima cosa è verificare se effettivamente esiste un’infestazione. La persona colpita soffre di prurito intenso al cuoio capelluto, soprattutto nella regione della nuca. Il numero di pidocchi  in vita non supera in genere la quindicina di esemplari. La conferma della loro presenza, oltre che dal pidocchio stesso, è data dalle lendini, ossia dalle uova, che possono assomigliare a squame di forfora che però, a differenza di quest’ultima, non si eliminano spazzolando i capelli. Sono infatti saldamente incollate alla base del capello.

I pidocchi a scuola
Controllate regolarmente i vostri figli soprattutto se si grattano la testa. In particolare se frequentano ambienti affollati (scuole, asilo nido, scuola dell’infanzia) dove è stata segnalata la presenza di pidocchi.
Il trattamento va fatto unicamente se si hanno veramente i pidocchi, nel caso di trattamento seguire le istruzioni per l’uso corretto del prodotto, non ripetere inutilmente i trattamenti! Rispettare anche le limitazioni d’uso, in particolare per la donna incinta e i bambini sotto i due anni.

Le uova, se presenti, vanno eliminate con il pettinino apposito. L’applicazione di un balsamo per capelli facilita il lavoro.

Biancheria del letto e indumenti: lavare a 60° se possibile. Mobili imbottiti, giochi, peluches: chiudere ermeticamente in un sacco per almeno due giorni, eventualmente congelare. Pettini, spazzole altri accessori per capelli: immergere in acqua per 10 minuti a 60°.

Nel caso di un “periodo pidocchi” conviene controllare regolarmente il cuoio capelluto, ancora meglio è applicare un balsamo dopo-shampo: se dopo aver strofinato il pettine su un foglio di carta da cucina si vedono le lendini, è il caso di fare un trattamento completo.
La presenza di pidocchi va segnalata al docente di classe.